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La robotica nelle incartonatrici e termofardellatrici Zambelli



Zambelli ha mantenuto in tutta la sua storia pluridecennale una presenza di punta nell’industria alimentare, sia nel confezionamento in cartone sia in filmtermoretraibile.

 

Essere all’avanguardia ha richiesto un grande impegno tecnico nell’aggiornare costantemente entrambe le tecnologie, con sperimentazioni anche molto diverse tra loro; come ad esempio: per le incartonatrici nella movimentazione ad alta velocità delle fustelle, per le termofardellatrici invece la riduzione delle dispersioni termiche del forno.

 

Si comprende l’entusiasmo con cui la Zambelli ha investito in una nuova tecnologia come la robotica che ha dimostrato di applicarsi altrettanto bene per l’industria alimentare sia nelle incartonatrici sia nelle termofardellatrici .

 

 

Incartonatrici

 

Zambelli utilizza robot di vario tipo – dagli antropomorfi ai delta robot – secondo la dimensione ed il peso del prodotto alimentare da introdurre all’interno di cartoni americani o wrap-around.

 

Un esempio è sicuramente l’incartonatrice per vaschette di ricotta realizzata per una multinazionale francese. In questa applicazione, la robotica ha permesso di adattare la sagoma dell’incartonatrice ad uno spazio disponibile ridotto e conformato in modo non convenzionale, ma non solo: la portata del robot utilizzato ha permesso inoltre di riempire più cartoni per ogni ciclo, consentendo di raggiungere l’alta cadenza produttiva richiesta dalla linea.

 

In questo modo la robotizzazione aumenta la flessibilità dell’incartonatrice senza penalizzarne le prestazioni. Altro importante beneficio è sicuramente la massima accessibilità a tutte le zone della macchina in fase di controllo e manutenzione, in quanto i tradizionali spintori collegati alla struttura vengono sostituiti dall’organo di presa del robot.

 

Incartonatrice Wr40 innovazione e tecnologia

 

 

Termofardellatrici

 

Nelle termofardellatrici, la robotica è stata applicata da Zambelli per raggiungere diversi obiettivi, tra cui: la manipolazione positiva di contenitori instabili che non possono essere spinti o accumulati in modo tradizionale, la possibilità di realizzare sistemi flessibili capaci di confezionare un prodotto, non solo in molti formati, ma anche in diversi materiali di imballo, passando dal cartone al film termoretraibile.

 

Un esempio relativo a contenitori che non possono essere accumulati è la termofardellatrice robotizzata per confezionare coppette di prodotto dolciario, consegnata ad una multinazionale americana: le coppette a tronco di cono rovesciato, in questo caso, vengono prelevate dalla testa di presa del robot e direttamente depositate nel vassoio, il quale viene poi avvolto con film termoretraibile.

 

La testata a prese multiple permette il confezionamento di vari formati ed il raggiungimento di un’alta cadenza produttiva. Inoltre, la ripetibilità dei movimenti robotizzati nel tempo garantisce che non vi siano cadute prodotto e, quindi, un’alta efficienza anche dopo anni di esercizio della macchina.

 

 

Incartonatrici e Termofardellatrici

 

Per un’altra multinazionale americana, Zambelli ha potuto realizzare un sistema compatto dove il robot svolge il compito di alimentare, ad una termofardellatrice ed una incartonatrice, piccoli vasetti di spezie dalla caratteristica forma a lampadina, che li rende assai difficili da manipolare senza cadute.

La possibilità offerta dalla robotica di posizionare con libertà il punto di presa e quello di deposito del prodotto, purché all’interno del suo raggio d’azione, ha permesso di combinare due confezionatrici con diversi materiali di imballo – cartone e film termoretraibile – ad una stessa alimentazione. 

 

 

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19 novembre 2018
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