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Crescita nel settore food & beverage: e-commerce e robotica



Ora che il 2018 sta per terminare, possiamo dire che questo per l’industria alimentare (food ad beverage) è stato l’anno dello sviluppo della robotica, della tecnologizzazione dei processi e del boom dell’e-commerce.

 

Robot e ecommerce nel food and beverage

 

Robot e e-commerce

Secondo alcuni advisor, la crescita globale di questo settore è stata intorno al 13% dei volumi (dati di Federalimentare)  con un significativo incremento del settore della robotica, in grado di aumentare efficienza e velocità dei processi, soprattutto nelle filiere che innovano prodotti già consolidati. La robotica ha favorito l’aumento del grado di sostenibilità dei processi produttivi, sta contribuendo alla risoluzione di problemi come le eccedenze alimentari, il consumo d’acqua e sta favorendo l’impiego di energie alternative.

 

I robot di ultima generazione nel settore sono usati nei fine linea, poi ci sono i robot pick & place e robot per il confezionamento di prodotti ma anche per la movimentazione dei pallet o dei carrelli con i prodotti finiti  dalle linee produttive ai magazzini. E in qujesto lindustria italiana dei costruttori di macchine automatiche sta facendo grossi passi avanti, soprattutto nel confezionamento e l’imballaggio. Secondo i dati raccolti dal Centro Studi Ucima, il 2017 si è chiuso ulteriormente in crescita rispetto all’anno precedente. Il fatturato totale supera il traguardo dei 7 miliardi di Euro (7,190) con un incremento del +8,9% sul 2016. La capillare presenza internazionaleresta elemento distintivo di settore che porta le aziende italiane a misurarsi testa a testa coi competitor tedeschi su tutti i mercati mondiali. Una macchina su cinque venduta nel mondo è infatti italiana. 

 

Anche l’e-commerce, come dicevamo, ha avuto un grande sviluppo nel corso del 2018 e ci sono ottime prospettive anche per il 2019. L’acquisizione della catena di negozi fisici Whole Foods da parte di Amazon negli Stati Uniti e l’espansione del servizio di consegna del fresco Prime Now in Europa sono alcuni dei segnali che lasciano presagire una partecipazione alla crescita complessiva attesa per l’ecommerce.

 

Nel 2018 il mercato online Food&Grocery vale 1,1 miliardi di euro, circa il 4% dell'intera domanda eCommerce italiana. Un valore significativamente inferiore a quello di mercati internazionali più evoluti come Francia, Germania, Regno Unito e USA.

 

 

Mercato al femminile, boom dei vini

Il mercato del commercio elettronico alimentare italiano, in ogni caso, è in netta crescita. E a testimoniare il trend sono i dati dell'Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano: dai 0,59 miliardi del 2016, passando ai 0,83 miliardi del 2017 fino ad arrivare all'attuale 1,1. Un miglioramento del +34% rispetto all'anno precedente che attesta come il food eCommerce sia tra i comparti più emergenti tra quelli che popolano gli acquisti online.

 

In particolare, nel 2018 i vini bianchi hanno infatti segnato la crescita di interesse più elevata rispetto all’anno precedente. E non si tratta dei soli prodotti alcolici in classifica, infatti ottimi risultati hanno riscosso anche i vini rossi e le bottiglie di champagne, spumante e prosecco. Per quanto riguarda questi ultimi, il boom ha coinvolto in particolar modo i giovani tra i 25 e i 34 anni (28,5%). In questo caso i più interessati sono i ragazzi (62,9%) mentre le donne hanno effettuato il 37,1% delle ricerche. Il mobile, ancora una volta, si conferma lo strumento utilizzato per eccellenza, soprattutto dall’universo femminile.

 

 

Acquisizione e partnership

Il 2018 è stato un anno di campagne acquisti per i grandi player del settore. Fra le mosse da tenere d’occhio potrebbero esserci quelle di Kraft Heinz (già reduce a inizio 2017 di un tentativo di fusione con Unilever), Conagra e Kellogg, altri titoli del settore che hanno sofferto nel corso dell’anno. Non si escludono nuove mosse espansive per Amazon e iniziative da parte di colossi della distribuzione tradizionale, a cominciare da Wal Mart.

 

I produttori di soft drink sono a caccia di opportunità di diversificazione di business, così da fronteggiare la nuova ondata salutista che sta portando a un calo di consumi generalizzato per le bevande contenenti zuccheri. Ad agosto Pepsi Cola ha per esempio stretto un accordo da 3,2 miliardi di dollari per rilevare Soda Stream, azienda produttrice di dispenser per l’acqua gassata mentre Coca Cola ha acquisito la catena Costa Coffee per 5,1 miliardi di dollari.

 

 

12 novembre 2018
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